Chiesa del Sacro Cuore Eucaristico

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Il 22 agosto del 1926, il sig. Michele Larocca, donò un appezzamento di terreno, di sua proprietà nella frazione Scalo detta stazione, al vescovo di Teggiano Oronzo Caldarola, con lo scopo di erigere una cappella. Il 3 giugno del 1934, lo stesso vescovo con decreto indicò che venisse eretta la chiesa del Sacro Cuore di Gesù. La parrocchia di Montesano Scalo nacque smembrata da quella di SS. NICOLAI ET ANDREAE (San Nicola e Sant’Andrea) di Montesano sulla Marcellana. Il 2024 si celebreranno i 90 anni dall’edificazione della chiesa. L’ideatore dell’opera fu Don Giovani Larocca, il quale ne fu anche parroco per molti anni, che con le proprie forze e l’aiuto dei cittadini riuscì a terminarla nel 1938. L’originale era ad una sola navata, poi negli anni 50 fu ampliata a tre navate. Abitata in epoca moderna, la frazione, fu oggetto delle opere di bonifica del Vallo di Diano nel periodo della dominazione spagnola, e precisamente tra il 1743 e il 1796. Alla fine del XIX secolo, il fondo valle fu utilizzata per la costruzione della ferrovia e della stazione, lavori iniziati con il progetto nel 1870 e conclusi per il tratto Sassano-Casalbuono il 3 Novembre del 1888. A seguito dell’onda dell’entusiasmo per la costruzione della ferrovia, Montesano Scalo, con la presenza della Stazione ferroviaria, la più movimentata della tratta Sicignano-Lagonegro, ebbe per circa un secolo, un ruolo preponderante, sviluppandosi come centro dinamico e molto abitato, in cui confluivano merci provenienti da circa quaranta paesi, molti dei quali della Basilicata. La chiesa fu realizzata con un edificio in muratura portante e si presenta oggi con il campanile adiacente all’edificio, posizionato staccato dallo stesso, realizzato con i risparmi degli emigranti del Venezuela. Al suo interno oggi è composta da tre navate. Prima della costruzione della chiesa del Sacro Cuore, Don Giovanni officiava la messa in una tenda, testimoniata da una antica fotografia, posizionata nel “petazzo” (spazio campestre adiacente la chiesa), poi trasformato in piazza, oggi denominata, piazza Giovanni Larocca.