Mulino Pepe

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Il mulino Pepe sito nel comune di Montesano Sulla Marcellana alla via San Pietro, di proprietà del Signore Vicente Pepe ( Fu Felice) è stato interessato dal progetto di “Recupero e riqualificazione funzionale di un mulino ad acqua”, lavori realizzati nel 2011 e finanziati con “PSR Campania 2007-2013 “protezione e tutela del patrimonio rurale”.
L’intervento di restauro ed adeguamento strutturale e funzionale ha mirato al recupero di un piccolo mulino ad acqua che ha funzionato con la sua pala fino alla fine degli anni 50.
Il lotto posto nelle campagne di Montesano Sulla Marcellana è poco lontano dall’Oasi delle sorgenti”. L’acqua che scorre nel mulino proviene dalla sorgente di Eliceto – Cantari che dopo aver alimentato il mulino Cestari, dopo l’invaso in cui si raccoglie, si divide in due canali “uno di questi azionava una gualchiera ed un altro mulino di proprietà Cestari, fino a giungere dopo aver alimentato altri due mulini di proprietà Padula e Cestari in località Siotta, a scaricare in un vallone.
Il secondo dopo aver alimentato il mulino di proprietà Pepe (ex Abatemarco) si immette in un emissario sotterraneo (dopo aver raccolto le acque di San Pietro) per sgorgare in una zona dette le “Grottelle” le quali acque andavano ad alimentare un altro mulino sempre di proprietà della famiglia Cestari in località Carpineta”.
Il mulino Pepe rispecchia le caratteristiche tipiche di un mulino ad acqua, di semplice tipologia costruttiva, posto a ridosso del salto della cascata dell’acqua che alimenta la ruota del mulino, di fronte alla strada via San Pietro poco lontano dalla chiesa di San Pietro de Tumusso, antica chiesa Italo-Greca, cenobio donato all’abate Leonzio di Grottaferrata nel 1131, rimasta alla badia italo-greca detta “basiliana” fino al 1728, data in cui viene trasferita alla Certosa di Padula.
Il mulino è posto poco lontano dalla sorgente e circa 2,5 km dalla Centro storico di Montesano Sulla Marcellana e 700 m dalle Terme di Montesano nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
L’area oggetto dell’intervento si configura come una collina con piccoli pendii e si pone come elemento di continuità tra le Tempe e il centro storico del paese.
L’obiettivo di questo intervento è stato quello di offrire al cittadino ed al turista che vuole soggiornare nel Vallo di Diano la possibilità di visitare un mulino ad acqua, strutture antiche e connesse alla storia di Montesano Sulla Marcellana.
Il fabbricato, si sviluppa su due piani di cui un piano rialzato dove troviamo lo spazio dove scorre l’acqua e che azionava la ruota del mulino e un piano terra dove vi è la volta a botte e relativo arco nella muratura dove fuoriesce l’acqua dopo aver azionato la ruota. La forma planimetrica è di tipo rettangolare leggermente irregolare con dimensioni massime nelle due principali direzioni di ml 10,62 x 7,00 e con una altezza di gronda pari a ml 3,46. Il piano rialzato posto a quota strada è costituito da un solo locale grande, destinato a mulino. Il piano terra è costituito da una volta a botte parziale del fabbricato, dove scorre l’acqua dopo aver azionato la ruota in ferro collegata alla macina in pietra superiore.
Presenta una copertura a due falde.
La struttura del fabbricato è in muratura di pietrame, mentre la parte rialzata di cm. 0,90 a quota copertura è in blocchi di cls. di cm. 0.30 con aperture nei blocchi a mo di feritoie, chiuse con blocchetti di vetro.
Il fabbricato presenta due finestre in legno con grate di ferro, ed una porta. Intorno al fabbricato è presente un lavatoio posto a metà strada rispetto all’ingresso del lotto. Al lato sinistro dell’arco da cui scaturisce l’acqua è presente una seduta in mattoni ed una fontana in tufo. A monte del mulino, posto sul confine con la particella adiacente è presente una cascata che in parte alimenta le pale del mulino ed in parte viene deviata in un fossato che costeggia il lato destro del mulino per ricongiungersi con il fossato principale del mulino, formando un ruscello che scorre lungo il confine del lotto ad una quota rialzata di circa un metro rispetto al piano di campagna. Lungo il ruscello vi è un terrapieno di larghezza di circa m. 1,00 pavimentato, percorribile a piedi.
L’acqua del ruscello si presenta molto limpida e pulita ed è possibile apprezzare la presenza di trote, di granchi di acqua dolce e gamberetti.
Vi è inoltre la presenza di flora tipica di siti sorgentizi del tipo “crescione”.
Alla base della scelta progettuale di recupero del mulino vi è la necessità di attivare di nuovo, un mulino ad acqua per creare un’attività turistica a ridosso di aree individuate di interesse storico- architettonico e tipologico –testimoniale, vicini all’area del PIT FILIERA TERMALE “Percorso Benessere e Oasi delle Sorgenti”. L’intervento progettuale è nato dall’esigenza di dover recuperare e restaurare e lasciare alle nuove generazioni il mulino come testimonianza del passato e della storia del nostro paese, concentrando l’intervento al restauro e recupero del fabbricato da un punto di vista architettonico e mettere in azione la pala idraulica in ferro con il recupero e messa in funzione di parti in ferro esistenti, per il sostegno e movimento meccanico e la macina in pietra esistente per il grano e migliorare la fruizione dello spazio esterno di servizio agricolo.
Inoltre l’intervento ha previsto la sistemazione del lotto, con la creazione di un percorso pedonale lungo il ruscello di scolo delle acque del mulino, la strada di accesso con materiale imbrecciato e la creazione di una piccola area parcheggio, la pulizia, la revisione dei paramenti murari esistenti di confine del lotto, il rivestimento a pietrame del lavatoio, pavimentazione in cotto naturale artigianale per il fabbricato adibito a mulino e una recinzione del tipo staccionata in legno per circa ml. 130,00 compreso la recinzione del percorso pedonale, con muretti in pietrame, con funzione di contenimento del terrapieno esistente per realizzare la passeggiata lungo il canale e mettere in posa la recinzione in legno di protezione del percorso pedonale che insiste nella azienda agricola.
Da un anno il mulino è stato dedicato a museo, denominato la ”Casa di Chiara”, in memoria dell’artista Chiara Pepe, con opere artistiche, dipinti, disegni e video cinematografici, per ricordare la sua breve e intensa vita artistica anche come truccatrice di fiction della RAI.